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Chi mi segue da un po’ per i vari pertugi delle rete per cui sono solita farmela sa che io ho da anni una, anzi due, fissazioni. L‘anello di fidanzamento con super-brillo e il bracciale di Tiffany della serie “please return to tiffany new york”. Non lo so come mi sia nata questa fissazione, ma sono anni che quando sono un po’ triste vado a farmi il giro sul sito Tiffany e solo a vedere quell’azzurrino mi sento meglio. Casa mia avrà una parete color tiffany, sicuramente. Il bracciale di Tiffany in questione sta sulle 200 euro. Quindi neanche una cifra proibitiva. Fatto sta che ancora non ho il sospirato braccialetto. Un po’ perchè non mi sono mai trovata davanti a un tiffany con 20o e passa euro in tasca, un po’ perchè nessuno me l’ha regalato… Ora la mia amichetta Giovanna, che salutiamo, va a New York. Quale migliore occasione se non commissionarle l’acquisto approfittando anche del cambio favorevole?
Le comunico il mio desiderio e lei mi dice che Tiffany è old. E’ Charlotte. E mi manda un link di gioielli super fashion di ispirazione punk e mi invita ad entrare insieme a lei e a Kate Moss nella nuova era del gioiello. Ora io il sito che mi ha fatto vedere non ve lo posso dire, perchè lei mi ha fatto promettere che lo tenevo segreto e non lo facevo vedere a nessuno altrimenti poi alzavano i prezzi. Dico solo che la collezione era davvero bella. E per un attimo ha preso il posto dello scatolino azzurro di tiffany. Che però ora è tornato a riaffacciarsi. Ora, care amiche, chiedo a voi. Tffany è old o classic? E voi lo comprereste il bracciale?
L’altro giorno ho perso gli occhiali da sole. Evento fin troppo tipico. Dopo la prima arrabbiatura mi sono rassegnata e ho pensato che fosse un ottimo motivo per poter dire “me ne compro un paio nuovi più belli.” Quelli che avevo erano Furla, con montatura di tartaruga e lenti sul marrone. Mi piacevano tanto e mi dispiace tanto che siano partiti per il magico regno delle cose perse. Spero che stiano bene e si divertano. Ora eccoci al problema dell’acquisto di un nuovo paio di occhiali da sole.
Che occhiali da sole mi compro?
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Oggi parliamo di una delle tipiche pratiche dell’animale donna. Lo shopping consolatorio nei momenti di calo ormonale. Avete presente quei momenti fin troppo tipici in cui vi sentite, tristi, infelici e annoiate senza sapere nemmeno bene voi perché? Se li avete presenti sapete benissimo che i comportamenti consolatori in questo caso sono due. 1) La Nutella. 2) Lo shopping. I problemi della dipendenza da Nutella nei momenti di calo ormonale sono ben noti e non so cui a ripeterli. Vi dico solo che affondare ripetutamente il cucchiaino a lungo andare vi darà ancora più motivi per sentirvi infelicitate. Allora meglio lo shopping. Il problema è che nei momenti down si è molto poco razionali e si rischia l’acquisto di un paio di stivali rosa tempestati di Swarovski che al massimo diventeranno un simpatico oggetto di arredo. Visto che è inutile dire “contate fino a 110 prima di acquistare un qualsiasi oggetto che abbia il deliberato scopo di tirarvi su il morale” il mio consiglio è quello di prepararsi prima una serie di possibili acquisti a cui ricorrere in questi bui momenti che tanto spesso capitano nella vita di ogni donna. Continua a leggere: Sono triste. Che mi compro?
Oggi parliamo di intimo. In particolare dell’intimo che piace agli uomini. Perchè già vi vedo a tutte quante voi. Si parla di intimo e la vostra mente vola verso le culotte a righe di h&m e le mutande con hello kitty sulla chiappa. Non c’è bisogno che ve lo dica io, non è lo splip muccato che serve a sedurre un uomo. Argomento tanto più scottante quanto più vi avvicinate ai 35 e state cercando in tutti i modi di farvi mettere incinte (e non dite che non è vero). Ho quindi chiesto a un mio amico, blogger di fama periferica, di farci dono di un post sull’intimo giusto per sedurre un uomo. Lui mi ha subito accontentata, chiedendomi l’anonimato (forse per avvolgersi in un’aurea di sintomatico mistero o forse per non rovinarsi la reputation).
In ogni caso, bando alle ciance e buona lettura Continua a leggere: L’intimo che piace agli uomini. Ecco la verità
Lo so che forse sono un po’ in anticipo su questo angosciante dilemma, ma credo da davanti a queste fondamentali scelte della vita sia meglio cominciare a pensarci in tempo. Allora. Ora vi spiego il mio problema così avrete tutto il tempo di darmi i giusti suggerimenti. Io vorrei tanto un abito da sposa doppio. Vale a dire lungo e vaporoso per la cerimonia in chiesa e corto ed ugualmente vaporoso per la festa dopo.
Ora comprare due vestiti forse è un po’ troppo: quello che vorrei è un abito da sposa con una gonna lunga che poi diventa corta. Secondo voi ne esistono del genere? Ne ho visto alcuni sul sito di magnani sposa, ma non mi piacciono tanto. Io invece voglio un classico abito da sposa a meringa che poi diventa il tutù del lago dei cigni. Una cosa sobria insomma…
Il vestito nella foto dà un po’ l’idea di come lo vorrei nella versione corta: corpetto stretto e gonnellina ampia. Mi piacerebbe con un’ampia fascia di raso in vita, di un colore pastelloso, con le scarpe dello stesso colore da sotto e qualche fiore sparso. E dovrebbe avere delle spalline o delle maniche, che senza spalline a me se ne scende e non è che posso fare come Elisabetta Canalis sul tappeto rosso a Venezia che è stata tutto il tempo a reggersi il corpetto con la mano. A meno che non esista una specie di attack che ti incolli il vestito sulle tette. Anche se poi comunque con un modello del genere dovrei cominciare da ora a non mangiare più carboidrati e a farmi un’ora di tricipiti e pettorali al giorno in modo da evitare l’increscioso effetto di rotolino di grasso sull’ascella quando chiudi le braccia.
Voi che ne dite? Su su, datemi i vostri suggerimenti che l’argomento è fondamentale.
Da quando è iniziato il 2010 penso spesso, molto spesso “quest’anno faccio trent’anni”. Quando ero piccola pensavo che a trent’anni si diventasse effettivamente e definitivamente grandi. E come tale, una donna di trent’anni avrebbe dovuto essere ormai diventata una “donna di classe”.
Mi immaginavo io con un raffinatissimo carrè biondo, un trench beige e un bauletto di pelle marrone appeso al braccio. Non certo io coi capelli ricci lunghi le converse e il jeans con la piega sfilacciata.
Mi sono chiesta quindi: quali sono i pezzi di stile che andrebbero comprati entro i trent’anni per trasformarsi da adolescente simil-punkabestia a donna di classe?
Così, per rallegrarmi un po’ in questo plumbeo pomeriggio di gennaio, ko provato a fare una rapida googlata su “cosa comprare prima dei trent’anni” ma vedo che c’è un fiorire di classifiche su “cosa fare prima dei trenta” e niente su “cosa comprare”.
Vediamo di colmare questo increscioso vuoto e di elencare un po’ di pezzi da avere nel proprio guardaroba ideale entro i trenta. Che magari vale pure come lista dei desideri per il compleanno… Continua a leggere: Cosa comprare prima dei 30
Mi chiede Evelina:
“Cara Cami, non essendo io una scrittrice famosa (come raffaellla, bravissima tra l’altro!), prendendo io il tram 1 per venire a lavorare (e non avendo quindi grossi dilemmi su scarpe o altro:nel tram devi x forza essere bruttina, sennò ti rapinano), e non conoscendo altre nevi che quelle di Roccaraso (che pure frequento poco), ho un dilemma da porti:come vestirsi ed essere elegante se sei ingrassata 10 kg e sei decisamente chiattuncella?”
Cara Eve, non ti risponderò: si può essere eleganti anche con qualche chilo in più, l’importante è essere belle dentro è volersi bene”. Io nell’atavica dialettica oppositiva Alessandra vs Garrison mi colloco decisamente dalla parte di Alessendra.
Continua a leggere: Cosa mi metto per sembrare più magra?
Uno dei sogni trash/fashion più ricorrenti è quello di avere degli enormi tatuaggi da galeotta sulle braccia e sul decolté. Proprio quelli enormi fatti di cuori con la spada dentro, rondini, rose e teschi. Belli grandi e coloratissimi. Non quelle cose striminzite tipo la farfallina sulla caviglia o il fiorellino sul fondoschiena. Se mai mi dovessi fare un tatuaggio mi farei una cosa del genere. Ma non lo farò mai. Perciò non vedo l’ora di comprare una confezione di tatuaggi Chanel. Che cosa sono? Praticamente si tratta di decalcomanie, tipo i tatuaggi finti che uscivano dalle patatine, però firmati Chanel. I disegni sono quelli classici chanel: perle, camelie e la doppia c incrociata. Il kit si chiama Les Trompe l’oeil de Chanel e sarà in vendita da marzo nelle boutique Chanel. Il prezzo è tentatore: 55 euro per 55 tatuaggi temporanei. Chanel a un euro fino alla prossima doccia! In pratica con poco più di 50 euro tutte noi che stiamo lì a sbavare su borse e giacchette che non potremmo mai permetterci potremmo avere un pezzettino di chanel. Io mi sono fatta il conto: se me ne faccio uno a settimana il pacco mi dovrebbe durare almeno un anno . L’unico problema è che non ci sono boutique chanel a Napoli, speriamo che li mettano in vendita on-line da qualche parte…
Altrimenti mi toccherò commissionare l’acquisto a qualche mia amichetta romana/milanese. C’è qualcuna che si offre volontaria per questa fondamentale missione fashion?
Continua a leggere: I tatuaggi di Chanel: adorooo!
Stamattina ho provato per la prima volta ad indossare la cintura sopra il cappotto. Il risultato è quello che vedete a lato. Carino no? Adoro le cinte a vita alta, trovo che diano sempre un tocco di eleganza e slancino la figura. A patto che siate proporzionate e si abbiano problemi di sedere e fianchi grossi, altrimenti di rischia di accentuare ancora di più l’orribile effetto “pera”. Il cappotto più adatto ad essere valorizzato da una bella cintura è ovviamente quello col punto vita già segnato, quello che indosso io è di Motivi, pagato a prezzo pieno 160 euro. La cintura invece è di Berska e l’ho comprata un paio di anni fa. L’ho indossata pochissimo perché portata direttamente sopra i vestiti l’ho sempre trovata troppo esagerata e aggressiva. Devo invece dire che sopra il cappotto mi ha convinto molto di più e dà al solito cappotto nero un aspetto diverso. Da sperimentare anche con gli stivali alti al ginocchio. Pensavo inoltre di fare ora, nei saldi, la scorta di cinture a vita alta, così le potrò indossare sui capotti questo inverno e riutilizzare per la primavera estate su gonne a ruota e abitini anni 50. Ora voglio provare ad annodare sul cappotto un nastro di raso come nella cintura fai da te che vi ho proposto qualche giorno fa. Voi che ne dite? Vi piace la cintura sul cappotto?
Consigli di shopping:
Le cinture in saldo su yoox
Ovvero “come vestirsi per presentare il best-seller che avete appena scritto”. Cose che capitano nella vita di tutti i giorni, direte. In effetti questo post è dedicato a una singola persona, la mia amica Raffaella R. Ferrè, che, come dicono i giornali buoni “è una delle più promettenti voci della nuova letteratura meridionale”. Già autrice di Santa Precaria, domani (giovedì 14 dicembre) Raffaella presenta alla Fnac del Vomero (Napoli)il suo nuovo libro “La mia banda suona il porn” e mi chiede quale sia l’abbigliamento giusto per tale evento. Continua a leggere: Come vestirsi per una presentazione letteraria
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