In questi giorni mi è venuta la quarta febbre dell’inverno. Non ho mai avuto tanto spesso la febbre come quest’anno…roba che l’anno prossimo giuro solennemente di uscire tutte le sere con Carlo Conti per rafforzare le mie difese immunitarie. E pure questa volta, guarda un po’, la febbre mi è venuta di venerdì, costringendomi a un fine settimana di casa ciondolante tra televisione e computer. E ovviamente, non posso fare a meno di scrivere un post su “come vestirsi per stare in casa“.
L’argomento è di fondamentale importanza. Prendiamo caso che stiamo a casa e a un certo punto citofoni l’uomo della vostra vita sotto le mentite spoglie del fattorino Ups che vi deve consegnare il pacco della raccolta Regalissimi 2009. Che fate? Vi fate trovare col pigiamomen di pile e la pinza in testa? Ma è anche una questione di orgoglio personale…vedersi vestite di pile può portare a una depressione cosmica nel giro di 4 vedute allo specchio. Allora, va bene la comodità. Ma cerchiamo di essere presentabili. Le tute vanno bene, ma basta che non siano di ciniglia. Odio la ciniglia. Fa subito cheap. E basta che non siano rosa o azzurre. Sono due colori che difficilmente donano. In più fanno subito moglie di un boss della camorra che scende giù al portone per protestare contro l’arresto del marito. Il massimo dello chich per stare in casa secondo me sono i pantaloni da yoga sul bianco/grigio/beige con sopra un pulloverino di cachemire o anche una semplice felpetta, basta che sia in un colore sobrio. Bellissime e comode anche le incrociatine di lana. Vorrei quindi esprimere il massimo orrore anche nei confronti della pantofole a forma di animale. Mi fanno paura solo a vederle. Carinissime invece le crocs imbottite di pelo. Ultimo punto: i capelli. Mi domando e chiedo: che bisogno c’è di mettersi le pinzone colorate quando un semplice elastico o una discreta pinza di tartaruga raggiunge lo stesso scopo? Voi che ne dite? Come vi vestite per stare in casa?
Guarda…io credo di essere la regina dell’abbigliamento osceno da casa. Mercoledi ero a casa a Roma con la febbre e mi si è presentato a sorpresa il mio ragazzo(da Napoli). Mi ha trovata con un pantalone del pigiama rosso, una felpina turchese con collo largo e scritte adolescenziali glitterate, pantofole blu notte con stelle e i capelli inzevatissimi(causa febbre) legati in una palla alta. Incommentabile…ma educativo. Mai più a casa in quelle condizioni!!!
Dopo anni di orrori metropolitani, questo, il 2010, è stato l’anno della svolta: nei saldi ho speso 100 euro (e dico..100 euro!) per numero 3 elegantissimi completi per casa:
1) homeware dell’hollywood, nero, comodo, carino, felpa-pull aperta, sicuro effetto “da sera” unito al massimo della comodità
2) tuta della Fila, grigia, semplice, basic, da portare con felpina di pile rosso x il freddo e magliettina m lunga x quando fa meno freddo
3) scamiciata lunga, larga, grigio scuro, carina perchè non troppo premaman che permette di non avere il rpobema “cavallo dei pantaloni” in quei giorni.
poi ho speso altri 25 euro per le pantofole-ballerina della superga: eleganti, calde, comode, belle.sembrano una scarpa, ma sono comode come un paio di calzini.infine, ho comprato 3 fasce per i capelli (simil ginnica, di lana e di lycra nera) x coprire il capello bisunto di quando sto male.
dopo queste spese, ho capito di essere finalmente diventata una donna assennata.
(non ridete, io l’ho capito, voi non so.)
Cara Eve, io non ti ho mai vista quindo non so. Certo che l’acquisto di completini presentabili per la casa è indice di grande saggezza ed assennatezza morale…
[…] ho già detto nel post su “come vestirsi per stare in casa” questo fine settimana ho avuto la febbre, una febbre esplosa di venerdì e che quindi mi […]
una volta ho letto che vestirsi per stare in casa è vestirsi per stare con noi stesse. che cosa, eh? però mi è rimasta impressa e da quel momento io un poco mi devo acconciare, sennò non riesco manco ad appicciare il computer. Il punto per me non è come vestirmi per “restare a casa”, perché in quel caso ho una serie di tutine colorate se sono nel mood adolescente e una serie di maglioni neri e leggins neri se sono nel mood esistenziale. Poi ho la mia bella serie di orecchini piccoli discreti e fermacapelli chic. Ma cosa succede se esco per andare in ufficio e poi torno a casa, tipo alle 7 di sera? In quel caso io vegetero in un ibrido pericolosissimo ovvero:
– tutina di pile azzurro che c’ho freddo
– pantofole azzurre che c’ho freddo
– vestaglietta azzurra che c’ho freddo
– capelli sciolti che mi fa male la testa
+
– trucco da ufficio
– orecchini grossi
– cellulare per tenermi in contatto con altri colleghi
in pratica un misto tra puffetta e una femmina ai domiciliari
@Raffaella, anche io qnd torno a casa stanca dopo l’ufficio mi metto direttamente il pigiamone di pile e la giacca di pile, però i miei vestiti sono di colori in-abbinabili tra loro…
il risultato è che sembro una ai domiciliari e basta!
oddio,io per dormire uso una tuta rosa di ciniglia!e adesso?
per il resto in casa non ci sono mai…
camilla,ma ti pare che uno si compra il maglioncino di cachemire per “restare in casaaaaaaaaaaaa”???????????!!!!1
amore, ti conosco da 14 anni e non ti ho mai visto indossare neanche un elastico per i capelli rosa. Non credo che tu possa possedere una tuta di ciniglia rosa…
Va beh, il maglioncino di cachemire sarebbe l’ideale, ma ovvio che io ce l’ho mancor per uscire, figuriamoci per stare in casa..
Pure io mi metto la vestaglietta di pile rosa sui vestiti dell’ufficio con risultati da arresti domiciliari…
Questo post è meraviglioso. Prima o poi qualche opinion leader doveva pur parlare di questo argomento fondamentale! …Che ultimamente mi riguarda pure direttamente, visto che sono rimasta senza lavoro e per lo più passo le giornate a mandare CV da casa. Concordo pienamente (e da sempre) sulla necessità di trovare una soluzione dignitosa per evitare l’altissimo rischio depressivo che si cela in certe apparentemente innocue combinazioni di abbigliamento da casa. Da evitare assolutamente i capi che richiamano pigiama e mise da adolescente complessata.
Io confesso la detenzione di un pile blu con zip, ma cerci di evitarlo quando sono un po’ giù di corda. Ho un’incrociatina di lana grigia (evviva!) e qualche cardigan peluccoso ma carino, pantofole di lana cotta viola (tipo ballerina, con fiore), e vari pantajazz che alterno a vecchi jeans comodi. i capelli li tengo con un semplice cerchietto nero, con una fascetta sottile oppure con due o tre pinzette, tirati in su.
Questo per evitare di scivolare dallo stato di “pseudocasalinga in attesa di maritino” (che già in sè mi atterrisce), a quello di “casalinga alcolizzata decorata con chiazze di sugo, in attesa del coma etilico davanti a una puntata di Beautiful”.
Ma qui ci vorrebbe anche un’approfondimento: che intimo usate quando state in casa?! Cami, credo che il tema abbia dei risvolti psicoanalitici da non trascurare.
Ciao! 😉
un approfondimento …AH! MI SENTO MALE! mi è partito un apostrofo.
vado a mettermi il pile!
“L’intimo da usare in casa” può spalancare scenari davvero inquietanti..Anche perchè la sola idea di avere una pila di intimo da usare in casa mi terrorizza. ( che poi in realtà ce l’ho, ma questo è un altro discorso)… Approfondiremo, approfondiremo.. (anzi, perchè non lo scrivi tu bel post, invece di guardare Beautiful? :D)
we ciao a tt dragazzze io ora dovrei uscire ke mi pss mettereeee è piena estate nn so ke indossare fa troppo caldo dv andare in un centro commerciale fate prestooooooooooooo a rispondermi vi aspetto muovetevi ke devo uscire
grrrrrrr nn mi avete rispostoooooooo grrrrrrrrrrrrr vbb ora io dv andare a vedere la partita di basebool dimio fratello cs mi posso mettere fa caldooooo xfavoreeeee rispondetemiiiiiiiiii…. . . . . . . . . . !!!!!!!!!! . . . .
The review is good as alwyas telling about the theme and at the same time not telling the story eventually creating interest to watch the movie. But one thing to correct – cast in Dil chahta hai is “Akshay khanna” not Rahul apart from Aamir & saif -Purnima
Hi, yeah this piece of writing is truly fastidious and I have learned lot of things from it on the topic of blogging. thanks.|